Uber, taxi e le novità della sharing economy
Dal 5 maggio sono il relatore della maggioranza sulle proposte di legge del centrodestra volte a inasprire le sanzioni per l’esercizio abusivo del trasporto pubblico (leggi: Uber) ed a normare in maniera più stringente il noleggio con conducente. Il tema è complesso: se i trasporti sono una competenza concorrente tra Stato e Regioni, la libera concorrenza è materia esclusiva dello Stato e necessita anche di un forte grado di omogeneità sulle sanzioni.
I servizi come Uber offrono una prestazione più accessibile ed economica, oltre a rappresentare una fonte di integrazione al reddito per chi vuole mettersi in gioco. D’altronde, sussistono questioni aperte sulla sicurezza del consumatore, sugli standard di preparazione e di tutela del lavoratore, sulla trasparenza sulle politiche tariffarie, sulla fiscalità delle entrate da questa attività (che per quanto tracciata perché pagata con carta di credito, resta affidato alla buona volontà del conducente l’inserimento di questi redditi nella propria dichiarazione). Le proposte del centrodestra si limitano a pensare di poter soffocare sul nascere un nuovo (e secondo me in buona parte differente) mercato, senza possibilità di successo e senza affrontarne la complessità. Oggi sono i trasporti, lo stesso accade già per gli affittacamere con arbnb, domani chissà.
Due punti di vista differenti si trovano qua e qua, ma mi interessa sapere cosa ne pensate: scrivetemelo d.valle@fastwebnet.it!
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!