Anche la Regione Piemonte, come altre regioni italiane, si è finalmente dotata di una legge specifica sul servizio civile. Non è un doppione o una alternativa, ma un’integrazione, con attenzione alle specificità del nostro territorio. Con la nuova legge sarà possibile accogliere più domande e progetti, incontrando la passione e l’entusiasmo di tanti che vogliono dedicare un anno della propria vita
alla difesa non violenta della patria, sostenendo il mondo del volontariato e del terzo settore, offrendo un’occasione di formazione e, non di rado, di inserimento lavorativo.
Sono stato il relatore in aula di questo progetto, presentato dall’assessore Ferrari, ed è stato molto interessante costruire una larga condivisione sul progetto, prevedendo grazie a emendamenti bipartisan l’integrazione coi corpi di pace, con la Consulta giovani, con le altre Regioni e l’apertura dei bandi anche ai non cittadini italiani, immaginando il servizio civile come strumento di integrazione forte.
Il tutto mentre il governo ha puntato sul servizio civile, aumentando i posti a disposizione. Una volta tanto, si marcia nella stessa direzione.