Gli affidamenti di minori vanno protetti, basta speculazioni sulla pelle dei bambini. Oggi in 4 commissione abbiamo definito in 6 mesi la durata dell’indagine sugli affidi dei minori e abbiamo dato il via alle prime audizioni.
Abbiamo ascoltato il Coordinamento degli Enti gestori dei servizi sociali del Piemonte, la Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza, l’ANFAA (Associazione Famiglie Adottive e Affidatarie), il CISMAI (Coordinamento Italiano Servizi per i Minori abusati e maltrattati), dell’OASP (Ordine Assistenti Sociali Piemonte) e l’AIMMF (Associazione Italiana dei Magistrati per i Minorenni e la Famiglia) in merito all’affidamento familiare e accoglienza di minori presso i Servizi Sociali del Piemonte e alle norme e procedure che regolano la vigilanza sulle strutture residenziali per minori.
La Garante per i minori che ci ha ricordato che solo il 15% dei residenti in Piemonte ha meno di 18 anni. Il Piemonte è una Regione che invecchia, in cui le famiglie sono nuclei sempre più piccoli e i giovani sono in continua riduzione. Il sistema degli affidamenti è l’unica salvezza per minori che escono da situazioni tremende e certo non meritano di finire nel calderone mediatico come se fossero solo numeri su un foglio di carta. Dietro questi casi c’è un lavoro ampio, serio e impegnativo che vede affiancati servizi sociali, sistema giudiziario e molte associazioni. Non vorremmo vedere il diritto del minore a una famiglia serena e senza maltrattamenti, soccombere alla prevalenza del legame di sangue.
Ci sono delle carenze nel sistema? Possibile, anzi, probabile, ma invece che delegittimare la nostra rete di protezione per i minori, bisognerebbe chiedere maggiori investimenti e approfondimenti. Quale sia l’intenzione dell’assessora Caucino per oggi non possiamo saperlo, così come i contenuti del più volte annunciato disegno di legge “allontanamenti zero”: l’assessora oggi non si è presentata e si è persa l’importante audizione di oggi che certamente l’avrebbe aiutata ad approfondire il tema.
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Ho depositato una proposta di legge a sostegno della genitorialità e delle politiche familiari. Gli ultimi dati demografici forniti dall’ISTAT, relativi al 2016, registrano una diminuzione delle nascite molto preoccupante, 474mila nuovi nati è una cifra che in Italia non si toccava dal 1500, quando la popolazione era 1/5 di quella attuale. Tutto questo ovviamente si lega al progressivo invecchiamento della popolazione ed ecco da dove proviene la necessità di occuparsi di sostegno alla famiglia e di nascite. La mia proposta di legge prevede quindi che la Regione si attivi direttamente per offrire informazione e servizi alle famiglie e alla genitorialità. Ecco il testo:
Approfittiamo delle festività per sorridere di più e per tendere la mano a chi ci circonda, nessun rapporto umano deve essere mai dato per scontato.
Auguri di un sereno #Natale a tutti voi e alle vostre famiglie.