E’ di ieri la notizia che l’amministrazione a guida Chiara Appendino ha dato il via libera alla realizzazione del progetto del Centro congressi e centro commerciale sull’area Ex Westinghouse, in modo da riuscire a chiudere il bilancio comunale.
Ma come mai, dopo anni di accuse, propaganda ed ostruzionismo da parte del Movimento 5 Stelle proprio contro questo progetto, oggi questa amministrazione decide di realizzarlo?
Eppure fino a pochi mesi fa, durante la campagna elettorale, l’allora candidata Chiara Appendino faceva della sua opposizione al Centro Congressi un grande vanto ed uno dei maggior tratti distintivi rispetto a Piero Fassino, come questo video testimonia.
Ma si sa, amministrare è un’arte tanto nobile quanto complessa, e la prima cosa che ci insegna è certamente che “la realtà non fa sconti”. Sì perchè assumersi la responsabilità di governo significa, innanzitutto, fare i conti con i numeri risicati, con le tante e disparate esigenze della popolazione, con la distanza siderale fra le parole e i fatti, con la difficoltà di dover scegliere.
Mentre su molti altri fronti l’amministrazione comunale sta assumendo un atteggiamento molto cauto ed attendista, su questo aspetto abbiamo assistito ad una forte accelerata che, per quanto possa anche essere legata a stringenti esigenze di “fare cassa”, testimonia però una palese incapacità del Movimento 5 Stelle e della Sindaca di trovare una soluzione alternativa per chiudere il bilancio.
La questione Ex Westinghouse, però, non si conclude qui, anzi comincia proprio ora il suo percorso di realizzazione. A questo proposito sento la necessità di riproporre alcune osservazioni fondamentali, segnalate già durante lo scorso mandato dal Consiglio della Circoscrizione III di cui ero Presidente (QUI il parere che avevamo approvato).
Con un parere approvato in data 18 dicembre 2013 chiedevamo l’impegno, da parte del Comune e da parte del soggetto realizzatore del nuovo Centro, a garantire:
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lo spostamento, da provvedersi prima dell’inizio dei lavori, dell’area gioco bimbi, dell’area cani e della bocciofila, in modo da mantenerne le dimensioni e le caratteristiche attuali;
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la salvaguardia del 50% dell’area verde in piena terra e del viale alberato di via Borsellino, con anche un incentivo all’aumento delle presenze arboree e del verde su soletta;
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la rifunzionalizzazione degli spazi della ex Caserma Cavalli, in particolare ricollocando il Centro Rete delle Biblioteche Civiche e il magazzino del Verde Pubblico, ampliando gli spazi a disposizione dell’associazionismo di quartiere e del Polo 3.65;
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l’inserimento di nuovi percorsi ciclabili e pedonali;
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lo sviluppo dell’eventuale area commerciale nel pieno coinvolgimento dei commercianti e degli esercenti già presenti sul territorio, concordando le modalità di tutela e promozione del tessuto commerciale già esistente, in particolare impedendo la realizzazione, in fase progettuale, di una galleria commerciale all’interno del Centro.
Chissà se oggi il Movimento 5 Stelle continua a ritenere queste raccomandazioni inutili e riduttive, come aveva dichiarato durante lo scorso mandato circoscrizionale (QUI le loro tesi a riguardo), o se riterrà opportuno, dopo aver votato favorevolmente a qualcosa che per anni ha ripudiato, provare almeno a prestare attenzione alle esigenze del territorio e dei cittadini.
Quello che oggi auspico è, da parte dell’amministrazione comunale, un coinvolgimento serio della Circoscrizione all’interno di questo processo e, da parte della Circoscrizione III, la convocazione di un Consiglio aperto. Questo al fine di rendere partecipi, a tutti i livelli e con tutti i metodi possibili, gli enti di prossimità e i cittadini coinvolti.