NON LASCIAMO SOLI I LAVORATORI DELLA CABI SRL
L’azienda Cabi SRL è attiva sul territorio canavese dal 1963 e ne rappresenta quindi una delle realtà più storiche e radicate; conta circa 120 dipendenti e, nella sede di Vauda Canavese (TO), lavorano attualmente 91 persone fra operai ed impiegati, tutti con contratti a tempo indeterminato (CCNL metalmeccanici industria). In data 13 novembre 2017 è stato annunciato l’avvio di una procedura di licenziamento collettivo per 35 risorse in esubero, di cui hanno parlato i principali giornali locali.
Ho seguito questa vicenda, su stimolo e in stretta collaborazione con il Segretario del Circolo PD della Valmalone Fabio Trocino e l’Onorevole Francesca Bonomo, ed ho presentato tempestivamente un question time rivolto all’assessore al lavoro Gianna Pentenero per conoscere cosa la Giunta regionale avesse intenzione di fare a tutela dei lavoratori.
Nel Consiglio Regionale di oggi, martedì 21 novembre, ho ricevuto una prima risposta al mio question time da parte dell’Assessore.
“L’azienda ha aperto, in data 2 novembre 2017, una procedura di licenziamento collettivo, ai sensi dell’art. 24, comma 1, della legge 223/91. pervenutaci in data 10 novembre, per attuare una riduzione di personale complessiva pari a 35 dipendenti. All’attualità, quindi, risulta avviata la fase sindacale del confronto che spetta, per legge, alle parti (azienda e organizzazioni sindacali), cui seguirà il confronto in sede regionale.
All’attualità nessuna delle parti ha richiesto l’intervento dell’istituzione.
L’assessorato segue con attenzione la vicenda ed è disponibile ad intervenire ed a mettere a disposizione dei lavoratori ogni utile intervento al fine di scongiurare i licenziamenti, per salvaguardare sia i livelli occupazionali sia l’azienda“.
La posizione dell’assessorato è quindi cauta ma possibilista, come ha riferito l’Assessore rispondendo in aula “ci sono stati contatti informali con le parti, come sempre accade in fase sindacale; siamo pronti a dei passi formali quando si arriverà alla fine del percorso per valutare altri strumenti alternativi al licenziamento“.
Ovviamente noi ci auguriamo che la trattativa azienda-sindacati possa portare buoni frutti, ma nel caso in cui ciò non avvenisse sarò presente, insieme al Partito Democratico locale e alla deputata Francesca Bonomo, per chiedere a gran voce il dispiegamento di tutti gli strumenti utili a salvare i lavoratori.
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