Ecco il mio contributo per il DIARIO DEGLI AMMINISTRATORI dei ragazzi di FUTUREDEM.
“Sono Daniele Valle, consigliere regionale del Piemonte, e questo è un anno importante per il mio percorso nel mondo della politica: a maggio, infatti, il mio impegno di amministratore compie ben 10 anni.
Ricordo molto bene la mia prima esperienza amministrativa, era il 2006 e, grazie ad un po’ di incoscienza e tanta passione, sono stato eletto con 457 preferenzeConsigliere della Circoscrizione III del Comune di Torino. Avevo 23 anni, ero uno studente universitario di Giurisprudenza e la politica mi affascinava molto, tant’è che da almeno un paio di anni avevo cominciato ad avvicinarmici, attraverso le realtà locali prima della Margherita e poi del Partito Democratico.
Fare il Presidente di una grande Circoscrizione come la III Circoscrizione del Comune di Torino è certamente un onore, ma è prima di tutto un’importanteresponsabilità. Più di 130 mila abitanti, 5 quartieri molto diversi fra loro, ma tutti caratterizzati da un ruolo di centralità nello sviluppo delle eccellenze della città di Torino. Ho avuto modo di realizzare progetti di cui ancora oggi vado molto fiero, come la creazione del Campus San Paolo, una Residenza Universitaria nel cuore del quartiere Borgo San Paolo e la riapertura degli storici Bagni Municipali di Via Luserna, dopo un impegnativo percorso di restauro.
Il 2012 e il 2013 sono stati gli anni di impegno politico all’interno del Partito Democratico, durante i quali ho fin da subito sostenuto Matteo Renzi e il suo forte messaggio di rinnovamento. La sua elezione a segretario nazionale del Partito Democratico ha rappresentato la vittoria di un’intera generazione, che con la forza delle proprie idee e l’amore per l’Italia ha deciso di candidarsi alla guida della sinistra e del paese.
Nel 2014 ho partecipato alle elezioni regionali, candidato nella lista del Partito Democratico e sostenuto da un nutrito gruppo di giovani e meno giovani, che hanno costruito insieme a me la comunità di Piemonte Valley, unita intorno al progetto di un Piemonte più connesso, innovativo e solidale. Sono stato eletto con 4781 preferenze e sono diventato Presidente della VI Commissione, dove mi occupo di Cultura e spettacolo, beni culturali, istruzione, politiche giovanili, sport e tempo libero, cooperazione, solidarietà e minoranze linguistiche. Quella del Consiglio Regionale è una dimensione politica piuttosto differente rispetto a quella del livello circoscrizionale e cittadino, a partire dalla minor prossimità con il cittadino fino ad arrivare alla diversità delle competenze amministrative. Tuttavia sto imparando, ogni giorno di più, ad apprezzare sia la complessità delle sfide che animano l’amministrazione regionale, sia l’attività di ampio respiro che questo importante livello di governo permette di svolgere.
La storia del mio impegno politico è una storia di grande passione, grande lavoro e grande sacrificio, che mi ha permesso di realizzare quotidianamente i valori in cui credo e di provare concretamente a rendere questa società un posto migliore.
Quando guardo negli occhi mio figlio Tommaso penso che sì, ne vale davvero la pena, per lui e per chi verrà dopo di noi.”
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