Il 16 giugno abbiamo approvato due leggi importanti. La prima, titolata “Promozione di interventi di recupero e valorizzazione dei beni invenduti” intende regolare e soprattutto sostenere una molteplicità di attività in favore degli ultimi molto diffuse (chi ricorda la raccolta dell’invenduto di corso Racconigi?):
raccolta e redistribuzione di medicinali, di alimentari in diversi momenti della filiera produttiva e distributiva, di vestiti e altri beni non di lusso. Si individuano 500.000 euro per sostenere la legge e il termine 4 mesi per l’emanazione di un regolamento che individui obiettivi, strumenti e criteri per i bandi e le altre azioni a sostegno delle attività di recupero. E’ evidente che è possibile ridurre i nostri consumi senza rinunciare al nostro benessere, a patto di ridurre i nostri sprechi. Lo dobbiamo agli ancora troppi che non hanno accesso a un livello dignitoso di benessere, all’ecosistema e anche a chi su questa terra verrà dopo di noi.
La seconda invece riguarda l’uso terapeutico dei farmaci cannabinoidi, che segna finalmente la fine di un pregiudizio sull’utilizzo, sempre dietro prescrizione medica, dei farmaci “di origine industriale o galenici, preparati a partire da canapa o principi attivi cannabinoidi”. La legge fissa anche l’obiettivo di incentivare la ricerca sull’uso industriale, tessile e edile della canapa, un tempo produzione importante dell’agricoltura piemontese.
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