PROTEGGIAMO L’ACCOGLIENZA: IL NOSTRO ODG SUL DL SICUREZZA
OGGETTO: DECRETO LEGGE IMMIGRAZIONE E SICUREZZA
Il Consiglio regionale
PREMESSO CHE
- La Regione Piemonte, componente del tavolo di coordinamento presso la Prefettura di Torino, è fortemente coinvolta nei processi di accoglienza dei richiedenti asilo sia attraverso l’impegno per il reperimento di strutture per l’attivazione degli hub regionali, sia mediante la sensibilizzazione dei territori, la collaborazione con gli amministratori locali e con i gestori delle strutture di accoglienza al fine di fronteggiare problematiche emergenti;
- L’attenzione regionale è altresì rivolta alla fase successiva all’accoglienza, cioè alla predisposizione di programmi a favore dei titolari di protezione internazionale;
- Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione generale dell’immigrazione e delle Politiche di Integrazione al 31 dicenbre 2014 ha sottoscritto 17 Accordi di programma con le regioni per definire un sistema di interventi e una programmazione integrata in tema di politiche migratorie nel periodo 2014-2020, secondo una logica di coordinamento ed integrazione sociale e delle politiche del lavoro, atta a valorizzare le sinergie e la complementarietà tra le fonti di finanziamento e la conseguente massimizzazione dell’efficacia degli interventi programmati;
- Il Piano integrato dalla regione Piemonte 2014-2020 approvato con DGR n.3-2013 del 5.08.2015 prevede azioni specifiche a favore dei minori stranieri non accompagnati e richiedenti/titolari di protezione internazionale.
VERIFICATO CHE:
- il dato relativo ai migranti sbarcati è stato nel 2016 di 144.574, nel 2017 di 108.538 e nel 2018 (al 12 ottobre) di 21.426, confermando un trend in forte calo;
- In Piemonte risulterebbero accolte 10.380 persone nei Centri di accoglienza, di cui 5.000 sarebbero privi del titolo previsto dal D.L. e dunque a rischio legalità;
- a Torino oltre 200 MSNA rischiano al compimento del 18° anno di età di uscire dal percorso di accoglienza e finire in strada, o alternativamente di richiedere il prosieguo amministrativo con rette (tra i 35 e i 60 euro giornalieri) a totale carico della Città, fino al compimento del 21° anno d’età;
- che l’ANCI nazionale ha stimato in 280 milioni di euro i costi amministrativi che ricadranno sui Servizi Sociali e Sanitari territoriali e dei comuni, per l’assistenza ai soggetti vulnerabili, oggi a carico del sistema nazionale (di questi circa 483 mila euro nel triennio per la sola Città di Torino) .
VISTO
- il Decreto-Legge recante disposizioni urgenti in materia di rilascio di permessi temporanei per esigenze di carattere umanitario nonché in materia di protezione internazionale, di immigrazione e di cittadinanza.
CONSIDERATO CHE IL D.L. IN OGGETTO
- elimina la possibilità per le commissioni territoriali e per il Questore di valutare la sussistenza dei gravi motivi di carattere umanitario e dei seri motivi di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali dello Stato italiano abrogando, di fatto, l’istituto del rilascio del permesso di soggiorno per motivi umanitari e introducendo una tipizzazione delle tipologie di tutela complementare;
- mira a prolungare il periodo massimo di trattenimento dello straniero nei centri di permanenza per i rimpatri da 90 a 180 giorni;
- elimina gli sportelli comunali che forniscono attività informative, di supporto e di assistenza agli stranieri che intendano accedere ai programmi di rimpatrio volontario-assistito;
- riserva l’accoglienza nel sistema SPRAR ai soli titolari di protezione e MSNA escludendo di fatto i richiedenti asilo;
- esclude ai detentori di permesso di soggiorno per richiesta di asilo la possibilità di iscrizione all’anagrafe dei residenti.
TUTTO CIO’ CONSIDERATO
- si ritiene che il predetto Decreto vanifichi gli sforzi fatti anche della Regione Piemonte volti ad un’equa distribuzione sostenibile su tutto il territorio. Il provvedimento favorirà viceversa grandi concentrazioni di persone nei Centri di Accoglienza Straordinaria, di difficile gestione, con poche possibilità di percorsi di integrazione e con impatti fortemente negativi per i cittadini;
- si rischia l’aumento delle persone presenti nei Centri di permanenza per rimpatri, compreso quello di Torino, unico CPR di tutto il nord Italia. Le difficoltà di mettere in atto rimpatri, viste anche le scarse risorse stanziate per i rimpatri volontari e l’assenza di ulteriori accordi con i paesi di origine, al termine dei 180 giorni, potranno aumentare la presenza di stranieri irregolari favorendo marginalità estreme, occupazioni e illegalità;
- si rischia di smantellare proprio quella parte, di accoglienza (SPRAR) gestita dai Comuni con percorsi di integrazione in piccole accoglienze, rifugio diffuso in alloggi e a Torino anche in molte famiglie, finalizzata a dare risposte strutturate, controllate e non emergenziali, a vantaggio di strutture di accoglienza straordinaria di cui abbiamo tutti registrato le criticità in questi anni.
IMPEGNA
La Giunta regionale
a farsi portavoce presso le sedi opportune affinché:
- siano valutate le istanze delle regioni che, come il Piemonte, sono fortemente coinvolte nel processo di accoglienza degli immigrati;
- si tenga conto delle specifiche azioni adottate nelle regioni affinché non siano vanificati gli interventi già effettuati volti ad un’equa distribuzione sostenibile degli immigrati sul territorio nonché a realizzare forme di accoglienza che costituiscono risposte non soltanto per la fase di emergenza;
- si prendano in esame i programmi già predisposti, a livello regionale, e, in particolare, quelli a favore dei titolari di protezione internazionale (compresi i minori non accompagnati);
- sia definita una programmazione integrata tra le regioni che tenga conto delle ricadute concrete in termini economici, sociali e di sicurezza dei territori.
I Consiglieri: MARIO GIACCONE, DANIELE VALLE, ANDREA APPIANO, NADIA CONTICELLI, STEFANIA BATZELLA, RAFFAELE GALLO, LUCA CASSIANI, VITTORIO BARAZZOTTO, PAOLO ALLEMANO, DOMENICO RAVETTI, MARCO GRIMALDI, SILVANA ACCOSSATO.
Approvato nel Consiglio Regionale del Piemonte di martedì 18 dicembre 2018.
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Sentitevi liberi di contribuire!