La Regione Piemonte, tra le prime in Italia, si è dotata di una normativa per agevolare l’inserimento lavorativo di disabili e svantaggiati attraverso la Legge Regionale 16/2017-Art.104 presentata da me e dal collega novarese Domenico Rossi, qui il nostro comunicato stampa sullo stato attuale dei lavori relativi all’applicazione della legge.
Il Piemonte con la l.r. 16/2017 ha introdotto un meccanismo importa e innovativo che prevede di riservare almeno il 5% dell’importo complessivo dei suoi appalti non socio-sanitari ed educativi, da assegnare ad imprese che si impegnino all’inserimento di lavoratori disabili o svantaggiati. Una legge importantissima, che sfrutta la possibilità data dal nuovo Codice degli Appalti di utilizzare le gare pubbliche per perseguire una finalità sociale.
Gli uffici regionali competenti stanno lavorando in questi giorni al fine di pubblicare una delibera regionale che disciplini l’ammontare degli appalti riservati e le tipologie di attività che potranno essere oggetto degli stessi.
“A regime si parla di circa 37 milioni di euro l’anno, che potrebbero portare all’inserimento di circa 1.300 persone – spiega il Consigliere Rossi – l’Ufficio regionale cooperazione ha già aperto un tavolo permanente con SCR (la Società di Committenza Regionale) e le Centrali Cooperative. Anche se comprensibilmente sarà la cooperazione sociale la più interessata a questo percorso, la legge incoraggia e premia tutto il mondo dell’impresa ad assumere personale svantaggiato”.
Nonostante manchino ancora le linee guida della Giunta, vista la Legge regionale approvata alcuni enti hanno già provveduto a deliberare appalti in cui siano premiate le aziende virtuose sul tema degli inserimenti lavorativi. In particolare ATC ha deliberato un primo appalto riservato per le pulizie del valore di 2 milioni e 300 mila euro, l’IPLA per un valore di 323 mila euro mentre SCR ha pubblicato un bando di gara con importo di ben 50 milioni di euro, in scadenza il 12 aprile 2019, per le pulizie di ASL e Aziende Ospedaliere, in cui per la prima volta si assegna un punteggio a chi porterà avanti attività formative ed inserimenti lavorativi rivolti a svantaggiati e disabili.
“Siamo sulla strada giusta – conclude il Consigliere Valle – in questi mesi abbiamo riscontrato una grandissima disponibilità da parte degli enti regionali ad adottare il provvedimento che abbiamo presentato, spero veramente che questa presa di coscienza possa essere uno stimolo per tutte le amministrazioni locali ad adottare dei provvedimenti simili”.