Qualche considerazione sul dibattito sulle Unioni Civili.
1) E’ bene ricordare che il pdl Cirinnà è la proposta del PD sulle Unioni Civili, elaborata da una senatrice iscritta, eletta e appartenente al gruppo del PD, approvata dalla direzione del PD, condivisa dai gruppi parlamentari del PD, votata dai gruppi del PD, sostenuta dal segretario del PD e dal Presidente del Consiglio (questi ultimi, una volta tanto, coincidenti). Dove PD è il Partito Democratico. Questo a beneficio di tutti quelli che continuano a fingere di condurre una grande battaglia contro il PD o contro Renzi (che, come noto, fa figo e non impegna).
2) Tanto ci crediamo, che portiamo avanti questa battaglia con la contrarietà dei nostri alleati di governo e con il sostegno dei progressisti di tutti gli schieramenti.
3) Qualcuno nel PD non condivide una parte della proposta. Fosse la prima volta che capita nel nostro Partito… Verrà approvata lo stesso, Renzi l’ha annunciato e quindi procederà come un treno anche in questo caso. E’ però curioso che chi ha rivendicato il diritto al dissenso su scelte altrettanto cruciali, fino a non votar la fiducia al Governo, oggi richiami alla Caserma e attacchi il dissenso su base personale, degradando il livello del dibattito.
4) Il tema controverso della stepchild adoption, istituto largamente diffuso laddove si è legiferato sul tema, finisce per intersecarsi con la questione dell’utero in affitto, su cui questa legge NON interviene. Tale pratica resta vietata in Italia ancorché consentita in – pochi – stati stranieri. Credo che, se al posto di dibattere sulla stepchild – che infatti la legge Cirinnà già prevede e che riguarda una casistica ben più ampia di quella relativa all’utero in affitto praticato all’estero – ci occupassimo di introdurre sanzioni contro l’utero in affitto praticato all’estero, potremmo aver trovato la buona direzione per un risultato legislativo al rialzo. Non è un caso che questa posizione trovi disponibilità anche da parte di significative personalità politiche laiche, da Orfini (ieri su Repubblica) a Bersani, fino al movimento di Se non ora quando.
In ogni caso, visto che anche questa legge a strappi e strattoni, arriverà alla fine, un altro bravo! a Renzi e al PD.
Daniele Valle